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Conferenza Internazionale – Prospettive e sfide dell’Economia Sociale e Solidale

Si è svolta a Tunisi il 24 – 25 Maggio 2016 la Conferenza Internazionale – Prospettive e sfide dell’Economia Sociale e Solidale organizzata da NEXUS, GVC, CEFA e COSPE assieme alle controparti dei progetti di cooperazione internazionale per la promozione dell’Economia Sociale e Solidale, UGTT, RTESS e REMESS.

Per quanto riguarda Nexus il sostegno all’iniziativa è venuto dal progetto Net work Med co-finanziato da Regione Emilia-Romagna.
Oltre 150 persone che hanno partecipato alla due giornate di lavori, entrambe con una programmazione fitta di interventi. Anche la CGIL dell’Emilia Romagna ha partecipato ai lavori, assistendo alla due giorni molto intensa e ricca. 20 i giornalisti che sono intervenuti, per la maggior parte specializzati in economia. Ottima la copertura da parte della televisione nazionale, con un reportage trasmesso nel telegiornale serale, visto da una media di 4 milioni di persone. Inoltre, diverse televisioni private hanno incluso l’evento fra le notizie, che sono circolate anche su diversi siti web di informazione*.
Finalmente si può dire ad alta voce che sia stato un successo che ha premiato lo sforzo di coordinamento con i diversi soggetti (da vari ministeri del Governo tunisino, all’UGTT, il sindacato partner di Nexus e le microimprese solidali locali) sia i diversi tavoli tematici, con interventi e workshops che si sono succeduti a ritmi serratissimi. Ma l’obiettivo è valso lo sforzo, perché si è assistito ad uno scambio e ad una condivisione fra soggetti che ancora non hanno molte occasioni di scambio.
Si può dire che la prima “sfida” contenuta nel titolo della Conferenza internazionale sia stata vinta, mettendo in comune e facendo dialogare gruppi di persone ed organizzazioni pubbliche e private che hanno avuto modo di riscontrare interessi comuni sulla tematica centrale del convegno, cioè il settore dell’economia sociale e solidale. È stato quindi sancito pubblicamente che la Tunisia è pronta ad investire in questo settore potenzialmente vincente, e che potrebbe dare risultati davvero sorprendenti per una crescita economica equa e sostenibile, in grado di coinvolgere i gruppi attualmente più vulnerabili dal punto di vista lavorativo, cioè le donne e i giovani.
Nella parole di Kamel Jendoubi, Ministro della Relazione con le Istanze Costituzionali, la Società civile ed i Diritti Umani della Repubblica Tunisina che ha patrocinato l’evento: “L’economia sociale e solidale ha un grande impatto sociale sia sulle iniziative personali che su quelli di gruppi o associazioni, non è solo un concetto economico innovativo, ma un bisogno e una necessità per la Tunisia di oggi”.
Un altro momento cruciale di discussione è ruotato attorno alla necessità di implementare un quadro legislativo appropriato, già in fase di presentazione. In questo senso, le esperienze di altri paesi, come l’Italia, rappresentata da diverse esperienze cooperative di successo con gli interventi di rappresentanti di Legacoop e di altri soggetti del territorio emiliano-romagnolo, possono essere di grande utilità, se prese a modello.
Questo ha sottolineato nel suo intervento Kacem Afaya, responsabile delle relazioni internazionali dell’UGTT, il sindacato vincitore del Nobel per la Pace nel 2015, che ha aggiunto: “La legge organica sull’ESS è fondamentale, soprattutto per il finanziamento e la protezione dei progetti imprenditoriali. E’ necessario garantire indipendenza e possibilità di partecipazione a tutti i soggetti interessati”.
Queste parole sono state accolte molto positivamente soprattutto da parte delle piccole organizzazioni della società civile e delle cooperative presenti, fra cui le rappresentanti delle cooperative femminili rurali che sono sostenute nel loro sviluppo imprenditoriale da GVC (nonché acclamatissime protagoniste del documentario “Eco de Femmes” prodotto da GVC e proiettato alla conferenza) che da Dar Rhyanna, la prima casa autogestita da donne per donne di Jendouba sostenuta da COSPE.
Queste realtà in apparenza meno “autorevoli” hanno chiaramente espresso, nella sede della conferenza, la loro volontà di essere rese più partecipi nel processo legislativo che porterà all’approvazione della legge. È stato quindi lanciato un chiaro appello alle istituzioni presenti, governative e non, affinché agiscano in modo democratico, trasparente e orizzontale in questo ambito.
Come Nexus e UGTT siamo impegnati da oltre 3 anni a sostenere iniziative ed idee di gruppi di giovani e donne per creare opportunità di reddito e di lavoro più dignitoso. Continueremo sicuramente a farlo, ora anche sostenuti dalla disponibilità di tutti gli attori coinvolti ad un dialogo costruttivo sull’Economia Sociale e Solidale « modello Tunisia »

 

* Alcuni link della copertura mediatica della Conferenza
http://www.ansamed.info/…/tunisia-focus-su-economia-solidal
http://www.globalist.it/…/eco-de-femmes-l-importanza-di-un-…
https://www.youtube.com/watch?v=coD9gR-87KQ