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Il progetto supporta attività di sostegno allo sviluppo endogeno, inclusivo e sostenibile, del settore privato, scegliendo come campo di azione l’empowerment femminile per l’uguaglianza di genere dal punto di vista sociale, politico ed economico e la creazione di reddito. Il problema affrontato dal progetto è la segregazione delle donne nella sfera socio-economica e la particolare vulnerabilità delle donne di Gaza a causa della mancanza di opportunità per lo sviluppo sociale ed economico.

In prima istanza si vuole dare protagonismo alle generazioni più giovani coinvolgendole nell’identificazione delle priorità per l’azione e rafforzando la loro presenza nel tessuto della società civile sia all’interno delle loro associazioni di appartenenza che dal punto di vista dell’agire comunitario per le altre donne.
Parallelamente si vogliono creare nuove e più efficienti azioni per l’inclusione nel mercato del lavoro attraverso l’auto-imprenditoria basata sui principi dell’economia solidale ed il cooperativismo, quali la solidarietà, il reciproco rispetto e l’impegno comunitario. Il progetto rafforza e mobilita la partecipazione delle donne nel tessuto associativo locale, agendo in questo modo per il benessere fisico e psicologico delle donne vittime dell’occupazione israeliana.

Questo progetto prevede attività di capacity building  per 70 donne appartenenti alle comunità di pescatori emarginate e in situazione di estrema povertà del villaggio di Swedish Village e nella zona costiera di Beit Lahiya in modo che possano sviluppare attività sostenibili di generazione di reddito per aumentare il reddito prodotto dai propri famigliari attraverso la pesca.

Il progetto è stato disegnato attraverso incontri di needs assessment con i comitati di donne che raggruppano le beneficiarie ed ha il sostegno dei famigliari di sesso maschile. Il progetto si inserirà nel contesto locale e risponderà alle necessità economiche locali creando cooperative che metteranno in grado le donne di sviluppare attività economiche all’interno di una cornice legale chiara, ottenendo servizi ed visibilità che non potrebbero mai raggiungere in quanto lavoratrici informali isolate. Le cooperative valorizzeranno le competenze già in possesso delle donne, come la riparazione delle reti da pesca, e svilupperanno altre attività di supporto alla pesca (produzione di reti personalizzate, apertura di piccoli ristoranti, miglior commercializzazione del pescato) grazie anche alle dotazioni di attrezzature ed ai piani di commercializzazione.

Località:  villaggio di Swedish Village e nella zona costiera di Beit Lahiya – Gaza, Palestina

Realizzato in collaborazione con:  Associazione Modena incontra Jenin, LEGACOOP EMILIA ROMAGNA, CGIL Emilia Romagna – Coordinamento donne, Associazione AnimActivA

Partner locale: Democracy and Workers’ Rights Center in Palestine

Obiettivi del progetto:

  • Aumentare il grado di auto-determinazione economica e sociale delle donne in due comunità di pescatori ubicate nel villaggio di Swedish village e a Beit Lahiya, Striscia di Gaza
  • Potenziare le opportunità di generazione di reddito e di inclusione sociale di 70 donne nel villaggio di Swedish village e a Beit Lahiya attraverso la creazione di cooperative
  • Rafforzare il potere di rappresentanza sociale e politica dei comitati di lavoratrici di Gaza

Le attività:

  1. Ricerca-azione partecipativa su bisogni ed opportunità delle comunità locali
  2. Programma di formazione di formatori su sviluppo delle capabilitities e  cooperativismo, autoimprenditorialità giovanile e femminile
  3. Programma di formazione per la promozione e creazione di N.2 cooperative
  4. Starting up di due cooperative di donne

I beneficiari:
Diretti

  • 70 donne tra i 20 ed i 50 ani, di cui circa il 10% laureate, che portano avanti attività di lavoro informale legate alla pesca (riparazione reti, vendita informale del pescato).
  • 280 persone appartenenti alle famiglie delle beneficiarie, il cui unico reddito dipende dalla pesca.

Indiretti

  • Gli abitati di Swedish Village e della zona costiera di Beit Lahiya per un totale di circa 2000 persone