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L’Unione Europea e i suoi stati membri ritengono che gli insediamenti israeliani siano illegali ai sensi del diritto internazionale, sono un ostacolo alla Pace e rischiano di rendere irrealizzabile una soluzione del conflitto israelo-palestinese basata sui due Stati. L’UE e i suoi Stati membri non riconosceranno alcuna modifica alle frontiere pre-1967, incluso riguardo a Gerusalemme, ad eccezione di quelle concordate tra le Parti. La Cisgiordania, inclusa Gerusalemme est, Gaza e le alture del Golan sono territori occupati da Israele a partire dal 1967.

In conseguenza di ciò, l’Unione Europea e i suoi stati membri intendono sensibilizzare i cittadini e gli ambienti economici europei sui rischi associati alla conduzione di attività economiche e finanziarie negli insediamenti.Transazioni finanziarie, investimenti, acquisti, appalti e altre attività economiche (ivi compresi i servizi turistici) in insediamenti israeliani o che beneficiano insediamenti israeliani, comportano rischi di ordine legale ed economico derivanti dal fatto che gli insediamenti israeliani, secondo il diritto internazionale, sono costruiti su un territorio occupato e non sono riconosciuti quale parte legittima del territorio di Israele. Ciò potrebbe comportare controversie su titoli di proprietà di terreni, risorse idriche, minerali o altre risorse naturali oggetto di acquisto o di investimento.

Dovrebbero inoltre essere tenute in considerazione eventuali violazioni del diritto umanitario internazionale e dei diritti umani.

Potenziali acquirenti o investitori devono essere consapevoli che un futuro accordo di pace tra Israele e i Palestinesi, o tra Israele e la Siria, potrebbe avere conseguenze sui beni acquistati o sulle attività economiche condotte in questi insediamenti. In caso di controversie, potrebbe essere molto difficile per gli Stati membri garantire la tutela nazionale dei propri interessi.

I cittadini e le imprese dell’Unione Europea coinvolti in attività economiche e finanziarie negli insediamenti dovrebbero inoltre essere consapevoli delle potenziali implicazioni negative di tali attività sulla loro reputazione o immagine.

I cittadini e le imprese dell’Unione Europea che stessero meditando un eventuale coinvolgimento economico o finanziario negli insediamenti dovrebbero avvalersi di un’opportuna consulenza legale prima di procedere.