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Ennesimo blocco dei voli per i cacciabombardieri negli Stati Uniti ma il nostro Governo non taglia l’acquisto rimanendo solo su ipotesi di sospensione. La scelta più sensata è quella che la nostra Campagna avanza da tempo: totale cancellazione del programma.

Di fronte ai problemi ed alle evidenze di incidenti quali sono i veri motivi che impediscono un cambio di rotta da parte del Governo Renzi?

Le notizie dell’’ultima ora, con la sospensione di tutti i voli della flotta F-35 anche a seguito dei recenti incidenti ed incendi su alcuni velivoli, dimostrano ancora una volta come la scelta del Governo italiano di continuare la partecipazione al programma JSF sia insensata e inutile per il nostro Paese. Da anni la nostra mobilitazione fornisce le motivazioni politiche e tecniche che dimostrano invece la necessità di una cancellazione immediata dell’’acquisto degli F-35, posizione che ribadiamo con forza anche in seguito alle notizie odierne.
La Campagna Taglia le ali alle armi, rinnovando la richiesta di un incontro urgente sulla questione al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e al Ministro della Difesa Roberta Pinotti, chiede di conoscere i motivi per cui il nostro Governo mantiene aperta l’’ipotesi di acquisto dei caccia F-35 quando ne sono chiari i problemi nei seguenti dieci ambiti:

1) ETICAMENTE – in un momento di acuta crisi economica i fondi pubblici andrebbero spesi per lavoro, scuola, welfare, sanità e non per armamenti
2) COSTITUZIONALMENTE – si tratta di un cacciabombardiere pensato principalmente per l’’attacco in profondità, non di uno strumento votato alla difesa aerea
3) ECONOMICAMENTE – la spesa per i caccia già oggi ammonterebbe a 14 miliardi complessivi, senza contare i costi di mantenimento
4) SOCIALMENTE – la sicurezza degli italiani non può derivare dall’’aiuto alle lobby armiere ma deriva dalla soluzione dei problemi sociali
5) TECNOLOGICAMENTE – il programma non è maturo e affidabile, i problemi e gli incidenti recenti lo dimostrano, eppure il nostro Governo sta procedendo ai primi acquisti
6) POLITICAMENTE – sondaggi d’’opinione e prese di posizione sui territori (anche da parte di Enti Locali) dimostrano la contrarietà del’’opinione pubblica a questi caccia
7) INDUSTRIALMENTE – i favoleggiati ritorni tecnologici per l’’Italia non si concretizzeranno mai e saranno residuali
8) OCCUPAZIONALMENTE – i posti di lavoro derivanti da così tanti miliardi sono pochi e molto meno di quanti promessi: non è la maniera più efficiente per usare fondi pubblici
9) MILITARMENTE – il programma F-35 non assolve ad alcuna necessità di difesa territoriale e ci mette sotto lo scacco di un paese estero in qualsiasi esigenza operativa futura
10) STRATEGICAMENTE – il programma JSF è servito ad indebolire l’’Europa e le sue prospettive di politica estera e di difesa comune

La Campagna invita tutte le proprie realtà aderenti e i sostenitori della nostra mobilitazione a premere sul Governo con un’’azione anche sui social network, utilizzando l’’hashtag #F35diteciperché

Il recente appello di personalità a favore di Taglia le ali alle armi è all’’indirizzo
Cambiamo davvero verso: diamo le ali al lavoro e alla spesa sociale, teniamo a terra i caccia F-35
http://www.disarmo.org/nof35/cambiamo-davvero-verso-nof35

Per qualsiasi informazione tecnica sui problemi del programma:
Dai dati F-35 unica certezza: ha senso solo la cancellazione del programma
http://www.disarmo.org/nof35/dai-dati-f-35-unica-certezza-ha-senso-solo-la-canc

4 luglio 2014 – Rete per la Pace – Campagna Taglia le ali alle armi