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Inizia il Social Forum Mondiale del 2013: a Tunisi dal 26 al 30 marzo,  nel campus dell’Università Al Manar, prede il via l’appuntamento mondiale che ogni due anni riunisce centinaia di associazioni, sindacati, ONG, reti e collettivi per discutere e fare proposte sui temi più vari, ma tutti vitali e essenziali per la vita del mondo.

La prima attività del Forum è prevista per la mattina del 26 aprile con l’assemblea delle donne, quindi al pomeriggio la manifestazione di apertura nel centro della città ed alle 19,30 il concerto di Gilberto Gil.
Non è casuale la scelta di una delle capitali della primavera araba e proprio più in un momento delicato per la Tunisia: confluiranno uomini e donne, ragazzi e ragazze da tanti Paesi: le organizzazioni, i movimenti sociali e i sindacati verranno a Tunisi per rendere omaggio e testimoniare la loro solidarietà ai movimenti della società tunisina, del Maghreb e del Mashrek, alle loro rivolte e alle loro lotte di ieri e di oggi per la giustizia sociale, la democrazia e la dignità.
Al Forum si parlerà delle rivoluzioni nella regione Maghreb – Mashrek, delle esperienze dei nuovi movimenti di protesta e le nuove forme di organizzazione (a cui è dedicata la giornata di apertura ); si discuterà delle condizioni e della vita dei migranti, delle condizioni  delle donne, dei giovani; della Palestina (a cui viene dedicata, in modo simbolico, una giornata).

La partecipazione della CGIL
Vi sarà ovviamente anche un ampio spazio per i temi del lavoro e del sindacato: la UGTT (il sindacato tunisino) è impegnato nel coordinamento di questo spazio. La CGIL sarà presente con i propri contributi e  le proprie proposte: sarà a Tunisi una delegazione di compagne e compagni del centro nazionale, di alcuni dipartimenti, della Fiom e della Flai, della Fillea, della Lombardia, Campania, Calabria, Piemonte, Emilia e di Nexus Emilia Romagna. Quattro i seminari proposti dalla CGIL che affronteranno i seguenti temi: le politiche per i lavoratori migranti nella regione mediterranea; le politiche europee nella regione mediterranea; le scelte industriali nella regione mediterranea (organizzato con la FIOM CGIL); i diritti dei lavoratori palestinesi. In  queste iniziative sono coinvolti altri sindacati europei, arabi, turchi. Naturalmente saranno anche altri i dibattiti ai quali la CGIL garantirà la partecipazione, dalla questione dei diritti delle donne, alla giustizia sociale, la disoccupazione giovanile, le politiche di austerità in Europa, le questioni ambientali, la solidarietà internazionale.

Dai seminari alla convergenza per grandi assi tematici
I seminari registrati negli undici assi tematici del Forum hanno raggiunto il considerevole numero di  800 unità, a conferma della varietà di voci provenienti da ogni parte del pianeta e del bisogno di confrontarsi e di far conoscere le proprie esperienze e le proprie proposte. Da questi seminari si proseguirà per le “assemblee di convergenza”, che sono il tentativo di fare sintesi e di favorire la nascita di piattaforme  o piani d’azione tematici.
Il nostro impegno sarà rivolto a tre “assemblee di convergenza”: migranti, Mediterraneo e lavoro/diritti sindacali.
La rete dei migranti molto probabilmente rappresenterà lo spazio più vivo e colorito del campus universitario, con una partecipazione che si prevede elevatissima per le aspettative che si sono create attorno a questo appuntamento, in una delle aree geografiche più conosciute al mondo dai migranti, di fronte a quel mar Mediterraneo che apre o chiude i sogni di una nuova vita.
Proprio il Mediterraneo è il soggetto di una assemblea di convergenza, voluta dal coordinamento italiano del Forum Sociale, per discutere di cittadinanza, di comunità e di alternative sostenibili e civili per tutte le popolazioni che si affacciano su questo mare.
Infine, il tema dei diritti sindacali, il ruolo dei sindacati indipendenti nei processi di cambiamento democratico, la necessità di promuovere politiche di occupazione e di impiego fondate sul rispetto dei diritti fondamentali, occuperanno la discussione tra i sindacati di tutto il mondo, nell’assemblea che ci vede tra i promotori.

Il cammino verso Tunisi e il futuro del Forum
Dopo quattordici anni dai primi movimenti di Seattle, sulla lunga la strada che il Word Social Forum ha compiuto: da Porto Allegre dove si è svolta la prima edizione nel gennaio 2001 e la seconda del 2002 e la terza del 2003 si sono succedute le edizioni di Mumbai,  e quelle nel gennaio 2006 a Caracas (Venezuela) e Bamako (Mali) e nel marzo 2006 a Karachi (Pakistan). Poi in Kenia a Nairobi nel 2007 , nuovamente in Brasile a Belem nel 2009 e nel Senegal a Dakar nel 2011.
Con molti altri appuntamenti tematici: a Praga nel settembre del 2000 per il vertice della Banca Mondiale,  il 27 gennaio del 2001 a Davos (Svizzera) in concomitanza con il Forum Economico Mondiale; il 15 di giugno a Goteborg (Svezia) in occasione di un summit europeo; nella primavera del 2001 a Napoli per il Global Forum sull’e-government (il governo della telematica, con particolare riferimento alla sua applicazione nel settore della pubblica amministrazione). Ancora a Genova in concomitanza con la riunione dei capi di governo dei maggiori paesi industrializzati, nel luglio del 2001;  sul clima a Copenhagen nel dicembre 2009 o altri appuntamenti sui temi dell’acqua bene pubblico o dell’istruzione ed intrecciandosi con i Forum continentali e le esperienze di Firenze e le iniziative di mobilitazione e di incontro dei vari movimenti e delle reti,  a Londra,  Parigi,  Atene, Malmo, e nel 2010 ad Istanbul.
Lo spazio del Forum Sociale Mondiale è unico, non esistono altre istanze globali dove ogni donna ed ogni uomo possa liberamente esprimersi, confrontarsi, proporre idee, costruire nuove alleanze. E’ uno spazio che va difeso e migliorato nelle modalità di conduzione, di funzionamento, di pratica democratica e di concretezza nelle azioni globali. Dopo dodici anni di vita,  contenitore, formula e modalità di conduzione non tengono più il passo. Si è  aperta, già dallo scorso Forum di Dakar (2011) una riflessione che dovrebbe completarsi nei giorni successivi al Forum di Tunisi, per il rilancio ed il rafforzamento dello spazio Forum.

Parteciperemo e daremo il nostro contributo a questa importante fase.

(Sergio Bassoli)