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Questa Assemblea di convergenza sulla Palestina si è tenuta a Tunisi, durante il Forum Sociale Mondiale, in un momento in cui in Palestina vi è una forte lotta popolare contro l’apartheid e la colonizzazione e l’occupazione di Israele, per una piena applicazione dei diritti inalienabili del popolo palestinese.
Si è osservato con soddisfazione la centralità attribuita alla Palestina durante questo Forum sociale mondiale.

L’assemblea di convergenza sulla Palestina intende riaffermare il sostegno alla resistenza popolare palestinese e il pieno impegno sui seguenti obiettivi comuni:

  • Il diritto all’autodeterminazione per il popolo palestinese contro l’occupazione coloniale e gli insediamenti;
  • La riaffermazione dell’importanza del voto della Assemblea generale delle Nazioni Unite per il riconoscimento dello Stato di Palestina;
  • Fine dell’apatheid e abbattimento del muro
  • Libertà per i prigionieri politici
  • Fine del blocco di Gaza e Palestina  libera
  • Il diritto al ritorno secondo la Risoluzione 194 delle Nazioni Unite
  • Fine della colonizzazione di Gerusalemme e delle chiusure

Si denuncia ogni complicità con lo Stato di Israele (degli Stati, Istituzioni, imprese) che consentono l’impunità di Israele.
A questo proposito si denuncia inoltre la politica degli Stati Uniti e l’uso scorretto del suo veto nel Consiglio di Sicuezza dell’ONU.

Per realizzare questi obiettivi si sostengono le seguenti azioni e campagne per:

  • Rafforzare ed espandere a livello mondiale il movimento BDS (Una particolare mobilitazione deve prendere avvio contro la G4S, la più grande azienda per la sicurezza, a livello internazionale, coinvolta nell’occupazione israeliana, nelle prigioni e nei check points.)
  • Sospensione dell’accordo di associazione UE-Israele (in base all’art. 2). (Esiste un precedente nel caso dello Sri Lanka).
  • Mettere fine al commercio d’armi con  Israele
  • Liberazione di tutti i prigionieri politici
  • La fine dell’assedio disumano di Gaza, con azioni quali la Freedom Flotilla e Gaza Arch
  • Portare il caso Palestina contro i crimini israeliani, di fronte alla Corte Penale Internazionale
  • Chiedere la ricostituzione del Comitato speciale delle Nazioni Unite contro l’apartheid, e lo scioglimento del Quartetto.
  • Sostegno ai rifugiati palestinesi in Siria e nei paesi vicini, che rischiano l’espulsione
  • Campagne sindacali a sostegno dei diritti palestinesi, sociali e del lavoro
  • Missioni civili in Palestina
  • Diffondere le conclusioni del Tribunale Russell sulla Palestina che denunciano i crimini di Israele, richiedendo l’applicazione del diritto internazionale.

Si lavorerà per la costruzione di un forte movimento internazionale di solidarietà verso la Palestina. Si continuerà ad utilizzare il processo del forum sociale per rafforzare il movimento di solidarietà con la Palestina.