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L’alleanza di sindacati Horn of Africa Confederation of Trade Unions (Hactu) lavora per difendere i diritti dei lavoratori in una fase complicata, tra investimenti e lavoro che cambia

(Vincenzo Giardina, Agenzia DIRE)

ROMA – Nel Corno d’Africa c’è una nuova alleanza regionale di sindacati chiamata a un impegno decisivo, sia sul piano dei diritti dei lavoratori che su quello della pace, di fronte al moltiplicarsi di investimenti stranieri: così all’agenzia Dire Tekeste Baire, eritreo, presidente della Horn of Africa Confederation of Trade Unions (Hactu). “E’ stata fondata nell’ottobre 2018 a partire da otto organizzazioni con sedi in Etiopia, Eritrea e Somalia ma anche a Gibuti o in Sud Sudan” spiega il dirigente, ospite a Roma per un convegno nella sede della Cgil.

“L’impegno è difendere meglio i diritti dei lavoratori dando loro la speranza di uscire da crisi ricorrenti, in una fase segnata dal moltiplicarsi degli investimenti, anche delle multinazionali, con la natura stessa dell’occupazione che è destinata a cambiare”. Nell’intervista si fa riferimento alle opportunità favorite dall’accordo di “riconciliazione” firmato nel 2018 dai governi di Addis Abeba e Asmara. Baire cita due progetti di investimento in Eritrea: nelle miniere di potassio della regione della Dancalia, per un valore di circa 250 milioni di dollari, e nelle infrastrutture del porto di Assab, scalo sul Mar Rosso di importanza strategica anche per l’Etiopia, il secondo Paese più popoloso d’Africa. A questi sviluppi si ricollega il sindacalista evidenziando il rilievo dei progetti promossi in Eritrea dalla Cgil.

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