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Roma, 22 luglio 2014  – Mantenere alta la soglia di attenzione sui drammi che vivono i popoli a
noi vicini e costruire una politica di pace e di soluzioni nonviolente alle guerre. Questi sono gli
obiettivi che si prefigge la Rete della Pace, composta da una miriade di associazioni, che questa
mattina a Roma ha illustrato il proprio contributo per il rilancio del movimento per la pace italiano.
La Rete della Pace lancia un ambizioso programma sul piano culturale e politico, non per addetti ai
lavori bensì “in una dimensione popolare, che entra nel comune sentire della gente”, come ha
sottolineato Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente.

Accanto a questo programma, che prevede fra l’altro l’apertura di un dibattito per riscrivere la
costituzione europea e il superamento della Nato a favore di una politica di difesa veramente
multilaterale sotto l’egida  delle Nazioni Unite e per l’istituzione  di un Servizio Civile Europeo
“sentiamo la pressione dell’attualità, degli eventi bellici del Sud Est dell’Ucraina e della Striscia di
Gaza”,  ha  ricordato  Sergio  Bassoli,  resp.  Politiche  Globali  della  CGIL  e  componente  della
segreteria della Rete della Pace.
In particolare la Rete della Pace chiede un immediato cessate il fuoco nella Striscia di Gaza,
condannando sia le operazioni militari di Israele a Gaza che stanno mietendo un alto numero di
vittime civili, fra cui molti bambini, che i lanci di missili su Israele, e, come ha detto Luisa Morgantini
dell’Associazione Pace Palestina, “chiede al governo la sospensione della cooperazione militare e
la vendita di armi nella regione mediorientale con le parti in guerra”.
La  Rete  della  Pace  chiede  la  fine  dell’occupazione  militare  della  Palestina  e  la  fine  della
colonizzazione dei territori da parte di Israele. “Come atto concreto per rendere più pressante la
fine delle ostilità e il ritorno alle trattative per la pace chiediamo al governo italiano l’immediato
riconoscimento  dello  Stato  Palestinese”,  ha  affermato  Gianni  Bottalico,  presidente  delle Acli,
secondo “la prospettiva dei ‘due Popoli e due Stati’, ricordata da Francesca Chiavacci, presidente
nazionale Arci.
La Piattaforma presentata, sarà oggetto di iniziative, incontri ed assemblee in tutto il territorio
nazionale, unendo sforzi ed esperienze con le altre reti, come è stato fatto a Verona il 25 aprile
scorso, per l’Arena di Pace, restituendo continuità e protagonismo al movimento per la pace e non
violento italiano. I risultati di queste mobilitazioni e proposte caratterizzeranno la partecipazione
della Rete della Pace ai prossimi appuntamenti, a partire dalla Marcia per la Pace Perugia Assisi.