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Siamo contenti ed emozionati per l’avvenuta liberazione di Rossella e dei suoi due compagni Aihnoa ed Eric.
Quando nelle prime ore di mercoledi sono iniziate a circolare le prime indiscrezioni sui siti on line, spagnoli ed italiani, abbiamo trepidato, tremato, in bilico fra la voglia di festeggiare e la paura di rivivere ciò che si era verificato il 3 marzo scorso. Fortunatamente questa volta abbiamo potuto liberare la nostra gioia.

Ora però non dimentichiamoci di chi è ancora in mano a sequestratori in altre parti del mondo, non dimentichiamoci di Giovanni Lo Porto il cooperante siciliano rapito in Pakistan. Non dimentichiamoci del popolo Saharawi: Rossella è libera, ora liberiamo i saharawi.

Ada Assirelli – Nexus Emilia Romagna