Appello europeo per la settimana di mobilitazione straordinaria.
NO ALL’AUSTERITÀ. SÌ ALLA DEMOCRAZIA!
Attivisti di sindacati, organizzazioni e movimenti sociali, forze politiche di tutta Europa ci siamo incontrati oggi ad Atene in un momento carico di responsabilità e significato storico.
L’Europa è a un bivio. Non stanno solo cercando di distruggere la Grecia, stanno cercando di distruggere tutti e tutte noi. È il momento di alzare la nostra voce contro i ricatti delle oligarchie europee.
Domenica prossima il popolo greco potrà decidere di rifiutare il ricatto dell’austerità votando per la dignità, con la speranza di un’altra Europa.
Il momento storico impone a ciascuno in Europa di schierarsi.
Diciamo NO all’austerità, ad ulteriori tagli alle pensioni, ad altri aumenti delle imposte indirette.
Diciamo NO alla povertà e ai privilegi.
Diciamo NO ai ricatti e alla demolizione dei diritti sociali.
Diciamo NO alla paura e alla distruzione della democrazia.
Diciamo insieme SÌ alla dignità, alla sovranità, alla democrazia e alla solidarietà con il popolo greco.
Ma questa non è una questione tra la Grecia e l’Europa.
Riguarda due visioni contrapposte di Europa: la nostra Europa solidale e democratica, costruita dal basso e senza confini. E la loro versione che nega la giustizia sociale, la democrazia, la protezione dei più deboli, la tassazione dei ricchi.
Basta!
È troppo!
Un’Altra Europa è possibile ed è davvero necessaria.
Costruiamo un forte OXI, un chiaro NO europeo e partecipiamo al nostro referendum, on line e fisicamente nelle piazze di tutta Europa. On line, si firma qui:
In questo momento storico, facciamo appello al popolo europeo, ai sindacati, alle forze politiche, alle organizzazioni e movimenti sociali a esprimere il loro NO visibile alla austerità venerdì 3 luglio in tutta Europa.
Troviamo il nostro modo per dire NO in tutte le lingue d’Europa!
Troviamo il nostro modo per dire OXI!
Domenica sarà un giorno decisivo per l’Europa. Per noi, popolo europeo. Per i nostri sogni, per le nostre speranze. Ma non dobbiamo dimenticare che non sarà l’ultimo nella strada della lotta comune per un’altra Europa, fatta dalle persone e al loro servizio. Continueremo a difendere la democrazia.