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A novembre 2012 è terminato il progetto “Rafforzamento del ruolo del Sindacato indipendente delle lavoratrici degli asili in Cisgiordania e a Gaza” che ha coinvolto il dipartimento Politiche Globali, Nexus Emilia Romagna ed il Democracy Workers and Rights Center.

La situazione del settore pre-scolare in Palestina è ben nota a Nexus che ha lavorato in questo settore per gli ultimi 15 anni. Da sempre asili e centri diurni per bambini/e sono essenzialmente ignorati dai decisori palestinesi, lasciati in mano ai privati (profit e non profit) senza guida o supervisione. Il Ministero dell’Educazione ha solo definito alcuni standards minimi per ottenere la registrazione, ma non garantisce nessun tipo di controllo o aiuto. A Gaza molti centri non sono ufficialmente registrati in quanto non riescono a rispettare gli standard minimi previsti dalle legge operando quindi informalmente a spese dei lavoratori e dell’infanzia. In tutta la Palestina esistono grandi differenze tra aree marginali ed impoverite e aree con più alto tenore di vita:  se le famiglie non hanno i mezzi per garantire buone condizioni allora l’assistenza e l’educazione dell’infanzia sono  inadeguate. Gli stipendi delle insegnanti sono estremamente bassi più del 99% delle lavoratrici sono donne alle quali non si riconosce la loro professionalità anche perché il loro ruolo è visto come prosecuzione del ruolo materno-riproduttivo. Con l’aumento del numero di donne che entra nel mercato del lavoro e l’importanza affidata all’educazione pre-scolare, asili e centri diurni sono diventati importanti servizi per tutte le aree anche le più marginali. Tutti questi aspetti hanno portato le lavoratrici ad organizzarsi. I sindacati che rappresentano queste lavoratrici vogliono giocare un ruolo nell’orientamento delle politiche nazionali e verso le autorità locali per assicurare il soddisfacimento dei bisogni sociali ed il rispetto dei diritti. I sindacati vogliono anche sviluppare la propria capacità organizzativa per raggiungere standards professionali riconosciuti dalle autorità, per migliorare le condizioni di lavoro, garantendo un’educazione di qualità.

Il progetto, sostenuto dall’autofinanziamento di Nexus, si è concentrato sulla situazione di due sindacati palestinesi che organizzano le lavoratrici del settore pre-scolare ottenento buoni risultati. In Cisgiordania si sono registrate 95 nuove iscritte durante la realizzazione delle attività ed un nuovo comitato di base è stato creato a Jericho in vista della creazione di una nuova sede locale del sindacato. La  Kindergarten and Private Schools Workers’ Union ha formulato il proprio piano strategico e ha partecipato alla Campagna globale per l’Educazione  per chiedere che l’educazione pre-scolare diventi obbligatoria.Purtroppo gli ostacoli ancora presenti riguardano la precaria situazione finanziaria e la fragilità dell’organizzazione. Da settembre le aspettative sono aumentate: il raggiungimento del salario minimo si è ottenuto con aspre lotte. La maggior parte degli asili dovrebbe beneficiare di questa misura e quindi la grande sfida per il sindacato e fare riconoscere questo diritto finalmente acquisito a partire dal 1/1/2013.
A Gaza il progetto ha promosso il concetto di sindacato democratico ed il sindacato  Kindergarten and Day Care Employees Union ha acquisto capacità di condurre lotte più efficaci e praticare il dialogo sociale. Il tesseramento è aumentato del 25%, 5 comitati di base sono stati aperti. E’ stato creato un comitato interministeriale ( Lavoro, Educazione e Governo locale) per dare vita a standard legali ed educativi per gli asili.
Infine la conferenza sullo stato degli asili a Gaza ha elaborato le seguenti raccomandazioni:

  1. Sostegno agli asili attraverso progetti operativi
  2. Attivazione del ruolo del ministero del lavoro per inserire ispettori del lavoro femminili per monitorare le condizioni di lavoro
  3. Auspicio che si crei un’organizzazione dei proprietari degli asili per facilitare il follow-up su questioni aperte con istituzioni
  4. Inizio del dialogo sociale per sostenere la contrattazione collettiva, monitorata dal ministero del lavoro
  5. Classificazione degli asili da parte del ministero dell’educazione che verrà seguita da quella del ministero del lavoro per quanto riguarda i livelli salariali
  6. Investigazione sui problemi degli asili e proposte di soluzione con partecipazioni dei  ministeri di educazione lavoro, sanità, governo locale
  7. Aumentare le specializzazioni educative universitarie relative agli asili

Il progetto ha coinvolto 731 persone in 28 giornate di formazione e sensibilizzazione.