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Solidarietà con l’HOTEL BAUEN
Appello internazionale in solidarietà con la legge di espropriazione dell’Hotel BAUEN votato dal Congresso argentino il 30 novembre 2016 a cui il Presidente Mauricio Macri ha posto il veto

Dopo quasi 14 anni di lotta, il Senato Argentino ha approvato un atto per l’espropriazione dell’Hotel BAUEN a favore dei lavoratori della cooperativa il 30 novembre 2016. L’esistenza di questo atto ha consolidato l’autogestione dei lavoratori e offerto giustizia a questa causa, dato che il precedente proprietario dell’hotel lo costruì utilizzando credito pubblico messo a disposizione dal governo militare genocida de facto (1976-1983); questo credito non è mai stato rimborsato. Oltre alla rettificazione storica, l’atto di espropriazione riconosce gli scopi sociali dell’Hotel BAUEN, incluse le miriadi di iniziative solidali e attività culturali che regolarmente hanno luogo in questo hotel autogestito, che fanno del BAUEN un emblema dell’autogestione dei lavoratori in Argentina e nel mondo. Ma il Presidente argentino Mauricio Macri ha successivamente posto il veto all’atto di espropriazione basandosi su argomenti fittizi che non riconoscono gli scopi sociali della cooperativa, che rifiutano il recupero dei fondi pubblici e che lascerebbe 130 lavoratori disoccupati ed incapaci di provvedere alle loro famiglie. Noi sollecitiamo i membri della Camera dei Deputati argentina ed il Senato argentino a rigettare il veto presidenziale e a confermare l’atto che espropria l’Hotel BAUEN a favore dei suoi lavoratori per riparare a questa ingiustizia, evitando l’allontanamento dei lavoratori dall’hotel e per rafforzare la nostra democrazia.

L’Hotel BAUEN costituisce una delle imprese recuperate dai lavoratori più emblematiche in Argentina. Chiuso dai proprietari nel quadro di uno schema fraudolento che ha lasciato i lavoratori in strada alla fine del 2001, il palazzo di 20 piani ubicato nel centro di Buenos Aires è stato svuotato dei propri beni ed abbandonato dai suoi proprietari per più di un anno prima che un gruppo di ex- impiegati occupassero lo spazio il 21 marzo 2003. Così è iniziato il processo di autogestione durato 13 anni che ha creato 130 posti di lavoro e visto i lavoratori dell’Hotel BAUEN fare investimenti importanti per riparare e ristrutturare l’infrastruttura dell’hotel, con pochissimo investimento esterno. L’Hotel BAUEN, che è stato uno dei simboli del potere corrotto in Argentina, è diventato ora, durante l’autogestione, un posto di incontro per movimenti sociali, sindacati ed organizzazioni dei lavoratori. Durante l’ultimo decennio l’hotel ha ospitato centinaia di conferenze e dibattiti, così come eventi accademici e culturali.

L’Hotel BAUEN non è solo un emblema dell’autogestione. Le sue origini costituiscono anche il simbolo della memoria collettiva della collusione e corruzione tra potere economico e dittatura genocida che ha governato ed insanguinato l’Argentina tra il 1976 ed il 1983. L’Hotel BAUEN è stato in origine costruito per la Coppa mondiale di calcio ospitata in Argentina nel 1978 e finanziato con prestiti della banca nazionale (BANADE) che non sono mai stati ripianati. Quindi esiste ancora un imponente debito pubblico. L’atto di espropriazione permette allo Stato argentino di recuperare la proprietà sull’edificio e poi di trasferirlo alla cooperativa di lavoratori che lo ha dopo tutto recuperato per la classe lavoratrice e la società argentina. Il veto presidenziale ha impedito questa riparazione storica promessa dall’espropriazione dell’Hotel BAUEN, e ha invece consacrato l’impunità dei complici della dittatura e punito i lavoratori che hanno dedicato i loro sforzi, il loro lavoro e le loro risorse al recupero di questo hotel.

La firma della petizione rappresenta coloro i quali sono solidali con i lavoratori dell’Hotel BAUEN. Rappresentano un messaggio per i Membri del Congresso della Repubblica argentina affinché confermino l’atto di espropriazione che hanno approvato, permettendo la continuazione dell’autogestione, che è esemplare nel mondo.

Per spedire una email a supporto dei lavoratori dell’Hotel BAUEN: solidaritybauencooperative@gmail.com