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PROM’ESS – Promozione e rafforzamento dell’Economia Sociale Solidale come opportunità di partecipazione democratica, reddito e lavoro dignitoso in Tunisia

Progetto finanziato da Legge Regionale 24 giugno 2002, n. 12, Anno 2016
Progetto co-finanziato da Caaf Modena, Reggio Emilia, Rimini

Nexus ER (Proponente) Coordinamento progetto, monitoraggio e rendicontazione
CEFA (Co-proponente) Co-implementazione di tutte le attività di progetto, formazione, accompagnamento, advocacy nell’area geografica di competenza (Ben M’Tir, Tabarka e Ain Draham)
COSPE (Co-proponente) Co-implementazione di tutte le attività di progetto, formazione, accompagnamento, advocacy nell’area geografica di competenza (Jendouba)
GVC (Co-proponente) Co-implementazione di tutte le attività di progetto, formazione, accompagnamento, advocacy nell’area geografica di competenza
Legacoop Emilia Romagna (Partner) Fornirà Assistenza tecnica per imprese ESS e parteciperà al Seminario internazionale finale di valutazione
Comune di Reggio Emilia (Partner) Si occuperà del rafforzamento delle capacità di intervento dei partners nell’ambito dell’Economia Sociale e Solidale
UGTT – Union Générale Tunisienne du Travail (Partner locale) Coordinamento in loco delle azioni responsabile della co-implementazione di tutte le attività di progetto, formazione, accompagnamento, advocacy nell’area geografica di competenza
Ministero delle risorse idriche e agricole (Partner locale)  Coordinamento in loco delle azioni di sviluppo della commercializzazione solidale e co-implementazione  delle attività relative ai processi di riforma legislativa
SYNAGRI – Syndicat des agriculteurs de Tunisie (Partner locale)  Co-organizzeràe le attività regionali e nazionali di advocacy per l’implementazione della legge sull’Economia Sociale e Solidale in Tunisia
RTES – Rete tunisina di Economia Sociale (Partner locale) Collaborerà nel dialogo interistituzionale tra società civile e istituzioni pubbliche locali, valorizzando il lavoro di creazione di un contesto istituzionale favorevole allo sviluppo di politiche pubbliche partecipate e che sostengono la ESS.
Associazione Rayhana per Donne di Jendouba (Partner locale) Realizzazione delle attività nel Governatorato di Jendouba, facilitando le relazioni di rete tra esperienze formalizzate e non di economia Sociale e Solidale, fornendo formazione e assistenza tecnica alle iniziative in fase di start up selezionate dal progetto e facendosi portavoce delle istanze territoriali a livello nazionale per quello che riguarda l’integrazione del quadro normativo.

Sintesi del progetto
Il progetto rafforza imprese solidali e processi partecipativi di costruzione di politiche pubbliche di Economia Sociale e Solidale (ESS) coinvolgendo e rafforzando la capacità di dialogo tra istituzioni e società civile tunisina, puntando a sostenere il processo di transizione democratica di quel paese. L’ESS è infatti una strategia economica e sociale fortemente ancorata a pratiche democratiche. Essendo una strategia di sviluppo fortemente legata al contesto sociale il dialogo con le istituzioni locali è  centrale. Il progetto prevede spazi di incontro tra istituzioni ed società civile promuovendo l’ownership degli interventi e stimolando azioni di  sviluppo sostenibile. Il progetto ispira le proprie azioni alla Politica Europea di Vicinato (PEV) e sostiene i progressi per la democrazia nei paesi delle Primavere Arabe.
Il progetto rafforza la sinergia di attuazione delle proprie azioni in Tunisia di Nexus, Cefa, Cospe e GVC. A seguito della Conferenza Internazionale “Prospettive e sfide dell’Economia Sociale e Solidale”, organizzata dalle 4 ong a Tunisi nel maggio 2016, infatti si è consolidata la valutazione e la strategia di intervento comuni per promuovere l’Economia Sociale e Solidale (ESS) in Tunisia. La Conferenza ha fatto dialogare gruppi, ong, imprese ed istituzioni pubbliche. È stato sancito pubblicamente, grazie agli interventi di 4 ministeri competenti sulla materia, che la Tunisia è pronta ad investire in questo settore potenzialmente vincente per una crescita economica equa e sostenibile, in grado di coinvolgere i gruppi più vulnerabili dal punto di vista lavorativo (donne e giovani). Pochi giorni dopo questo evento, si è anche concluso l’iter di preparazione di un progetto di legge quadro per l’ESS, elaborato dall’UGTT in collaborazione con l’OIL, che ora è possibile divulgare presso tutta la società civile acquisendone pareri ed osservazioni. Il progetto intende lavorare sul rafforzamento delle filiere produttive, sulla base di un’analisi comune delle debolezze ancora molto presenti, e sulla creazione di uno spazio di advocacy e concertazione partecipativa sulla nuova legge quadro dell’ESS, tra istituzioni pubbliche e società civile organizzata.


Analisi del contesto locale e del settore di intervento
La Tunisia uscita dalla Rivoluzione dei Gelsomini del 2011, sta vivendo un processo di transizione democratica lento e complesso in cui però si riscontrano passi avanti riguardo a garanzie e libertà sul fronte politico e dei diritti umani. Nonostante ciò resta un paese in bilico tra richieste di democratizzazione e di partecipazione e forte accentramento del potere. In campo economico le fragilità strutturali, come le forti disparità regionali che provocano un sostenuto esodo rurale e migrazioni insicure, la disoccupazione dei giovani e dei laureati e soprattutto la mancata diminuzione della massiccia economia informale, paralizzano il tessuto economico, incrementando il  tasso di povertà (3,8%), e sopratutto la distribuzione iniqua dei redditi. Il settore privato fatica a creare nuovi posti di lavoro, mentre quello pubblico presenta gravi problemi di soprannumero nei diversi settori. Le cifre riscontrate nelle fonti ufficiali (www.ins.nat.tn), rilevano un tasso di disoccupazione al 15,4% a fine 2015. La disoccupazione è più diffusa tra le donne (22,6%) che fra gli uomini 12,5%), e tocca due volte di più le donne diplomate (41,1%) rispetto agli uomini diplomati (20,7%). A livello nazionale il tasso di disoccupazione femminile è del 22,6%, quello regionale supera il 35% nei Governatorati di Gabes, Kasserine, Jendouba.Nel 2012, fra le giovani donne (25-34 anni) solamente il 41% era entrata nel mercato del lavoro, contro l’89% degli uomini della stessa fascia di età. I dati confermano un accesso al lavoro difficile per le donne. Il tasso di attività femminile è stato stimato nel 2015 al 28,3% contro il 71,7% di quello maschile. Solo 1 donna su 5 è a capo di una impresa. Inoltre ha più difficoltà nell’impiegarsi chi è in possesso di un titolo superiore (40%)e per i giovani (20% maschi e 39% femmine). In un simile contesto, l’auto-impiego, nell’ottica dell’ESS, costituisce una proposta concreta alla paralisi economica. Una parte della strategia del Governo tunisino mira alla riduzione della disoccupazione promuovendo l’auto-imprenditorialità, sia singola che collettiva, trovando reazioni positive da parte della società civile. Ne è la prova quanto succede nel campo dell’economia sociale e solidale che vede numerose organizzazioni di base ed istituzioni attive nella promozione di forme solidali di impresa che necessitano del  rinnovo del quadro legislativo. L’Iniziativa per la costruzione di una nuova legge per l’ESS coordinato da UGTT ha aperto la possibilità a sindacato, imprese, associazioni e governo di costruire spazi di dialogo, che il progetto intende rafforzare. I punti di forza dell’Economia solidale sono la sostenibilità nel tempo, la democraticità interna e la possibilità di trasformare l’economia informale in formale, costituendo un ottimo volano all’auto-imprenditorialità e alla valorizzazione del territorio da parte dei disoccupati e in particolare dei giovani

Quadro logico del progetto
Obiettivo generale del progetto è Consolidare le dinamiche partecipative di sviluppo locale nell’ambito dell’Economia Sociale e Solidale creando opportunità di reddito e lavoro dignitoso per giovani e donne disoccupati
Obiettivo specifico del progetto è Supportare imprese, associazioni, gruppi che adottano ed operano secondo i principi dell’Economia Sociale e Solidale  favorendone la messa in rete, il riconoscimento e il sostegno all’interno di  politiche pubbliche rinegoziate tra società civile e istituzioni
Risultati e attività correlate
Risultato 1: Il rafforzamento delle  filiere produttive e di consumo critico ESS valorizzando la relazione con il territorio è consolidato – Att 1,1 Assistenza tecnica e rafforzamento capacità delle imprese ESS ed erogazione di Fondi rotativi per fase post start up di impresa e investimenti in innovazione, Att 1.2  Nr. 5 incontri di scambio di best practices con Ministeri competenti

Risultato 2: Un programma di advocacy attivo e partecipativo per la costruzione di Politiche Pubbliche di Economia Sociale e Solidale è attivato e consolidato – Att 2.1 Attivazione spazio di concertazione su nuova Legge ESS, Att 2.2 Seminario internazionale finale

Attività Traversali: Att 0 Attività preparatorie, monitoraggio e valutazione, Att 3 Divulgazione delle attività in Emilia Romagna

Beneficiari:
Risultato 1
Almeno 240 soci (di cui il 63% donne) di imprese solidali riceveranno 12 mesi di assistenza tecnica relativa al loro settore di attività. Saranno selezionati tra le 12 imprese solidali già costituite, in base a capacità di leadership comunitaria, di rappresentanza delle istanze comuni e ruolo all’interno dell’impresa.
Almeno Nr 4 imprese solidali riceveranno un investimento tramite il Fondo rotativo post start up che sosterrà la costruzione di filiere  di produzione e commercializzazione
Almeno 2 funzionari dei Ministeri dell’Agricoltura (che ha aderito formalmente al progetto) e 4 dei Ministeri della Formazione Professionale ed Impiego e degli Affari Sociali (che non hanno aderito al progetto per complessità burocratiche ma che possono annoverarsi tra i beneficiari) parteciperanno ai gruppi di lavoro di scambio di best practices sulla base della loro abituale attività lavorativa nei dipartimenti competenti per l’ESS
Risultato 2
Almeno 70 tra rappresentanti di organizzazioni sindacali, delle istituzioni, della società civile, parteciperanno allo spazio di concertazione sul progetto di legge quadro per l’ESS, selezionati sulla base della loro partecipazione al Processo di Riforma dell’ESS e delle esperienze nel campo dell’ESS
Almeno 50 persone parteciperanno al seminario finale

DESCRIZIONE DELLE SINGOLE ATTIVITA’
ATTIVITÀ n.1.1: Programma di  Assistenza tecnica per imprese dell’Economia Sociale e Solidale
Obiettivo dell’attività: L’attività rafforza la sostenibilità di N. 12 imprese solidali già costituite.
L’attività si estende su 12 mesi attraverso consulenze mirate ai bisogni identificati anche di esperti italiani che costruiscano filiere produttive e commerciali
Descrizione delle azioni che compongono l’attività:
*Azione 1,1,1: Assistenza tecnica  per  imprese solidali   (Nr. 120 pp x Nr. ORE 100)
12 imprese ed associazioni solidali già costituite beneficeranno di assistenza tecnica nelle seguenti aree: gestione di impresa (contabilità, rispetto norme di gouvernance),miglioramento tecniche produttive e trasformazione prodotti,marketing. L’assistenza tecnica verrà offerta da esperti dei vari settori e in accordo con il Ministero dell’Agricoltura.
*Azione 1,1,2: Missione Legacoop ER (5 gg)
Un esperto verrà selezionato sulla base  dell’analisi dei bisogni e offrirà in Tunisia  una formazione mirata ed efficace. Legacoop ER ha già realizzato varie missioni in Tunisia ed è quindi in grado di mettere a disposizione consulenze ben adattate al contesto tunisino. Verrà particolarmente valorizzata l’esperienza nella costruzione di filiere.
*Azione 1,1,3: Allocazione di Fondi rotativi per fase post start up di impresa
Il progetto continua l’esperienza iniziata con il FONDESS – Fondo di start up per imprese ESS che ha finanziato fino ad ora 5 progetti di impresa. Nel caso specifico la regolamentazione sarà studiata dai partners di progetto alla luce dei bisogni e delle lezione apprese. La nuova dotazione sarà utilizzata per finanziare almeno 4 piani di investimento per aumentare la sostenibilità d’impresa e potrà funzionare anche come fondo di garanzia.

ATTIVITÀ n.1.2: Attivazione di un gruppo di lavoro tra Ministeri competenti, partners di progetto e/o rappresentanti esperienze pilota territoriali per l’accreditamento delle imprese ESS
Obiettivo dell’attività: L’attività rafforza l’accreditamento delle imprese sociali e solidali presso le istituzioni coinvolte: Ministero dell’Agricoltura e Pesca (partner di progetto) e Ministero della Formazione Professionale ed Impiego e Ministero degli Affari Sociali (che sostengono il progetto e che si configurano come beneficiari).
L’attività è mirata anche ad inserire le imprese sociali e solidali beneficiarie del progetto nei programmi di finanziamento della Banque Tunisienne de Development.
Descrizione delle azioni che compongono l’attività:
Le esperienze recenti di ESS in Tunisia sono profondamente diverse da quelle del passato e mirano sopratutto a creare opportunità di lavoro e reddito per comunità e gruppi di aree a basso indice di sviluppo umano che valorizzano produzioni e saperi locali. Nel periodo post – rivoluzione (2011-2016) la costituzione di GDA (Groupement de development agricole) e SMSA (Societé Mutuelle de services agricoles) nel settore agricolo obbedisce quindi a bisogni diversi che nel passato. Sono bisogni che attraversano i vari settori pubblici: sviluppo della piccola agricoltura o agricoltura famigliare, creazione di lavoro e reddito, sostegno a gruppi svantaggiati, sviluppo locale, sicurezza e sovranità alimentare. Le istituzioni devono essere messe in grado di conoscere e sostenere queste nuove realtà, anche adattando i programmi già in essere in attesa della nuova legge sull’ESS (programma Entreprise Solidaire, programma Femme Rurale tra gli altri).

L’attività si svolgerà quindi attraverso Nr. 5 incontri di scambio di best practices per il rafforzamento reciproco delle capacità di  azione

ATTIVITÀ n. 2.1: Dialogo partecipativo su riforma legislativa per l’Economia Sociale e Solidale
Obiettivo dell’attività: Permettere una partecipazione più consapevole ed attiva da parte del sindacato e della società civile al processo di riforma dell’ESS in atto in Tunisia.
Descrizione delle azioni che compongono l’attività:
Le varie istanze ESS tunisine (organizzazioni di promozione ed imprese) richiedono il rinnovo del quadro legislativo e l’elaborazione di politiche pubbliche. Il Processo di riforma avviato dalla Conferenza Nazionale Tripartita (maggio 2015) e dall’Iniziativa coordinata da UGTT (INLESS maggio 2016) sostenute dalla Conferenza Internazionale – Prospettive e sfide dell’Economia Sociale e Solidale promossa dalle ONG scriventi (maggio 2016), ha aperto la possibilità ai vari attori (sindacato, imprese solidali – cooperative, associazioni, parlamento e governo) di strutturare il dialogo, che il progetto intende rafforzare attraverso un meccanismo di Consulta popolare che diffonda la Proposta di Legge e la integri con gli apporti della società civile (parole chiave: messa in rete  / concertazione / partecipazione attiva / accountability).
Il processo sosterrà:
– l’accreditamento delle iniziative ESS a livello territoriale, tra i soggetti omologhi, perché vengano riconosciuti come esperienze pilota e in qualche modo ‘portavoce’ per i risultati ottenuti, delle istanze relative, dei bisogni e delle potenzialità a livello nazionale (istanze che devono essere incluse nel quadro normativo da modificare).
– l’accreditamento delle iniziative ESS (e dei loro portavoce) a livello regionale e nazionale, perché siano riconosciute come rappresentanza, seppure informale, della realtà della ESS a livello territoriale, e possano sedere allo stesso tavolo dei rappresentanti istituzionali / governativi / parlamentari e in dialogo paritetico, nel momento in cui presentano proposte di integrazione o modifica al quadro normativo o alle politiche di sostegno.
2,1 Nr. 5 Attività di concertazione regionali con società civile e Nr. 5 Attività di concertazione nazionale (1 di questi incontri sarà costituito da Nr. 1 scambio con partners italiani -comune Reggio Emilia per LR 19/2014- per rafforzamento delle loro capacità di intervento in ambito ESS ) per attivazione di pratiche di diffusione e dialogo su INLESS e arsenale di leggi operative. Le attività regionali verteranno sull’analisi del contesto normativo e delle proposte di modifica, con raccolta delle integrazioni e nomina dei e delle rappresentanti per la presentazione al gruppo nazionale (composto da UGTT, esperti che hanno preparato la proposta di legge e parlamentari sensibili al tema) .
2,2 Nr. 1 Seminario internazionale finale di valutazione e lancio prossima fase di lavoro
Verranno coinvolti tutti i partners italiani e tunisini, delle istituzioni, della società civile e delle imprese ESS per valutare i risultati del progetto, le dinamiche innescate e le potenzialità di lavoro futuro.

Impatti previsti
Impatto su politiche/programmi
Promozione della partecipazione democratica
Il risultato 1.2 del progetto si propone di costruire un meccanismo di discussione e concertazione per costruire un quadro normativo che promuova e sostenga l’ESS. Il sostegno al rafforzamento del dialogo multistakeholders e le azioni di advocacy previste dal progetto consolideranno il processo di rinnovamento delle politiche, strumenti legislativi e iniziative concrete per la promozione di uno sviluppo maggiormente inclusivo e sostenibile.
Stimolo all’applicazione dell’Agenda per il lavoro dignitoso
Il progetto stimolerà l’applicazione delle norme fondamentali del lavoro (reddito, condizioni di lavoro, protezione sociale, liberà di organizzazione) ed il dialogo sociale grazie al coinvolgimento attivo del sindacato maggiormente rappresentativo della Tunisia UGTT.
Impatto sul rafforzamento del partenariato locale
Il progetto continua e rafforza il lavoro di Nexus, Cefa, Cospe e Gvc in Tunisia per la promozione dell’ESS. Il risultato finale sarà costituito da gruppi/imprese capaci di auto-governarsi, di definire propri bisogni e risposte sopratutto grazie al trasferimento di know how e rafforzamento delle capacità e capabilities realizzato dai partners cooperativistici di progetto.
Il progetto promuoverà azioni di innovazione sociale e di impresa partendo dalla valorizzazione di saperi/competenze dei due gruppi sociali che maggiormente soffrono per la scarsità di opportunità (giovani e donne).La collaborazione con Legacoop ER inietterà competenze ed analisi volte alla sostenibilità ed alla costruzione di filiere.
Partecipazione della donna
Il progetto contribuisce a promuovere, a livello trasversale, l’uguaglianza di genere e le pari opportunità: il progetto prevede almeno il 60% di beneficiarie donne e promuove le pari opportunità dei giovani, offrendo loro non solo la possibilità di migliorare le loro condizioni economiche, ma anche di acquisire un maggiore peso nei processi decisionali sui temi dell’inclusione sociale. Essendo il contesto rurale uno dei meno favorevoli per le pari opportunità femminili il progetto favorirà la partecipazione femminile alle attività economiche e associative e l’acquisizione di competente nella gouvernance dell’impresa da parte delle donne monitorando in modo adeguato il processo di rafforzamento delle associazioni locali. Si proseguirà inoltre nella collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura, Programma Femme Rurale e nella sensibilizzazione del Ministero della Formazione professionale ed Impiego sulle specificità della questione dell’autoimpiego femminile.

Relazione finale PromESS