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Abstract degli studi di Need assesment collegati al progetto PROM’ESS – Promozione e rafforzamento dell’Economia Sociale Solidale come opportunità di partecipazione democratica, reddito e lavoro dignitoso

 

Versione completa su: http://www.nexusemiliaromagna.org/progetti-esteri/tunisia/http://www.nexusemiliaromagna.org/progetti-esteri/tunisia/

 

Need assessment per: Aménagement et exploitation de l’espace «Sahloul4» – Proposition du projet Centre de Loisir «El Khayma» Dans l’Esprit de l’ESS.

Realizzato da gruppo El Khaima in collaborazione con Nexus e UGTT- progetto RER Network Med

Il Progetto prevede la riqualificazione di un’area verde, lo spazio “Sahloul4”, ad opera di 6 giovani disoccupati che si incaricheranno della gestione e trasformazione dell’area letteralmente in un “Parco per il tempo libero”. I 6 giovani saranno accompagnati da un esperto nella formulazione di un testo giuridico adeguato al format Economia Sociale e Solidale sotto forma di S.r.l./solidale.
Il maggiore ostacolo alla realizzazione del progetto è stata l’assenza di una documentazione giuridica adeguata che permettesse una regolare procedura di assegnazione del terreno tramite bando pubblico. La documentazione specifica necessaria alla messa in regola delle procedure sarebbe di competenza del Comune di Sousse, che non intende però rilasciare alcunché in merito fino alle prossime elezioni locali del 2017, preferendo mantenere una gestione in accordo comune con i giovani che, non avendo però valore legale, non permette l’utilizzo dell’area nelle sue piene potenzialità: è difatti proibito costruire e organizzare gli spazi in altra maniera.
I 6 giovani promotori hanno messo a punto una inchiesta sul tema inquadrata in un Piano di Advocacy nei confronti del Comune, grazie all’appoggio del progetto NetWork Med. Gli intervistati sono principalmente studenti (37%), di cui la maggior parte  universitari (65%), donne, (51%) e giovani sotto i 30 anni (61%). Al campione sono state sottoposte domande relative alla conoscenza e l’utilizzo del Parco Sahloul, ed è risultato che il 61% vi si recava e lo considerava mal-gestito nonché una potenziale fonte di degrado, in quanto possibile luogo di spaccio, al punto di proibire persino ai loro figli e figlie di andarci a giocare.
Considerato che il 51% del campione intervistato era a conoscenza delle reali motivazioni dello stato di abbandono del Parco El Khayma, il 95% del campione stesso si è dimostrato in accordo con il progetto presentato dai 6 giovani disoccupati e l’83% si è reso disponibile a partecipare ad azioni di pressione nei confronti del Comune di Sousse, attraverso attività di coinvolgimento e sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema del pericolo latente del suo abbandono e sulle potenzialità del progetto.

Need assessment per: Etapes de réalisation du projet de loi organique de l’ESS et à la fondation d’une entité nationale fédérative de ses composantes.
Realizzato da gruppo Legge ESS dell’UGTT in collaborazione con Nexus – progetto RER Network Med

1. Gli attori ESS come nuova risposta alle attuali sfide economiche e sociali: Le problematiche individuate sono: la disoccupazione, il mercato nero, la precarizzazione del lavoro e delle PMI, l’esclusione sociale e il peggioramento delle condizioni di vita della classe media, tutti elementi che minano il Patto sociale fra i cittadini e le istituzioni.

In questo quadro l’ESS propone una soluzione di gestione attraverso un paradigma del tutto diverso: l’essere umano diviene più importante rispetto al capitale, dove l’obiettivo dell’azione economica diventa la creazione di progetti collettivi di utilità sociali opposti all’interesse individuale del singolo. Secondo questa logica, il beneficio d’impresa non si esprime tramite la distribuzione dei dividendi dai guadagni d’impresa, ma tramite la perpetuazione e l’estensione della stessa e dei suoi benefici sul territorio, secondo una gestione trasparente e democratica delle procedure (1 persona =1 voto).

Viste le potenzialità del settore ESS (10% del PIB di paesi come Francia e Italia, 1% in Tunisia), diventa prioritario eliminare gli ostacoli che ne impediscono la diffusione: blocco delle procedure legali, difficoltà di accesso al credito, gestione inesperta della realtà cooperativistica e problematiche legate alla commercializzazione dei prodotti.

2.  Come lo Stato Tunisino si rapporta con l’ESS: Dal 1961 la Tunisia ha intrapreso una modalità di gestione dell’economia fortemente statalista (nazionalizzazione dei terreni e fondazione di cooperative statali). Grazie ad un decreto del 1977, nel settore agricolo diventa possibile fondare gruppi di società cooperative rurali sotto un’autorità di tutela (ad oggi 150 circa). I principali ostacoli restano: la cattiva gestione delle risorse e l’indebitamento, le pressioni delle autorità di tutela dei Ministeri, la scarsa diversificazione dei prodotti e la farraginosità delle procedure burocratiche dovute alla natura forzatamente semi-pubblica. La legge in materia del 2005 trasforma le cooperative in “società mutualistiche di servizi agricoli”, portando alla chiusura 79 cooperative che non sono riuscite ad adeguarsi ai nuovi parametri.

3. Il rinnovo dell’interesse verso la realtà ESS: Dal Gennaio 2011 il tessuto associativo ha marcato un’esplosione, moltiplicando le sue reti (280 società di microcredito ad oggi). L’urgenza di realizzare al più presto una completa e capillare regolamentazione di attori, meccanismi e strutture del settore ESS è prioritaria. La questione mobilita attori quali partiti, associazioni, sindacati, ricercatori di settore, capitali stranieri e organizzazioni internazionali e regionali.

In questo quadro, l’UGTT si presenta uno dei primi soggetti promotori per la realizzazione di una nuova normativa relativa all’ESS, completa e democratica, attraverso cicli di formazionie specifica e il lancio di iniziative di promozione. Allo stesso modo si sono mobilitate la Società Civile e le Organizzazioni Internazionali e Regionali per l’attivazione di seminari e attività sia di sensibilizzazione e pressione verso la richiesta di un Quadro Normativo di riferimento.

4. Le tappe di un progetto di legge organico sull’ESS: Proposta la formazione di un Gruppo di Lavoro composto da UGTT, UTICA, UTAP, ricercatori ESS, associazioni civiche e di sviluppo, che produrrà i seguenti documenti:
a. Un censimento delle leggi in materia attualmente in vigore.
b. Uno studio comparato delle diverse legislazioni nazionali estere in materia.
c. Una nota contenente la nuova architettura giuridica dell’ESS in Tunisia e le modalità di interazione con i suoi attori.
d. Un progetto di legge organico  in riferimento alla nota, validato da esperti giuridici e proposto in Parlamento.

Need assessment per:  Une chance pour l’économie, l’emploi et l’aménagement du territoire de Kroussia
Realizzato da Zitouna Counsulting in collaborazione con Nexus e UGTT- progetto RER Network Med

Dati Generali: La SMSA (Société Mutuelle de base de Services Agricoles) el Etihad è ubicata a  Sidi El Heni – Kroussia, Governatorato di Sousse, 14’000 abitanti (75% nelle campagne), vendita di servizi, strumenti e macchinari agricoli e carburante, per un costo totale del progetto di 448’000 DT. Il suolo presenta un’ottima predisposizione alla coltivazione di cereali e di alberi da frutta. La superficie irrigabile è di 120 ha.

Presentazione del progetto: Gli agricoltori di Kroussia, lontani dal centro abitato di Sidi El Hani, si sono costituiti in cooperativa per affrancarsi dai fornitori cittadini, creando una propria rete di distribuzione. Mission:  acquisto di tutti gli strumenti necessari alla produzione indipendente; provvedere ai servizi di immagazzinamento, imballaggio e trasporto dei prodotti esclusivamente secondo i bisogni dei soci; ottenere un peso decisionale maggiore sulle questioni a livello locale e regionale; sostenere di GDA (groupes de développement agricole). Ricorso al Fondo  FOSDAP.

Attività previste: Divisi in obiettivi a breve, medio e lungo termine. Esempi: acquisto di strumentazione e costruzione di aree di servizio specifiche (lavorazione e trasporto del latte, punto vendita carburante, punto di stoccaggio e imballaggio merci, impianto di desalinizzazione dell’acqua, impianto di compostaggio, etc..).

Apporto e innovazione: valorizzazione  e commercializzazione dei prodotti locali; creazione di catene di produzione e di filiere; creazione e valorizzazione del know how locale; gestione democratica della SMSA ( una testa = un voto).

Rete utile ai progetti: CRDA-Sousse, CTV, SMSA Chyeb, APIA, Gouvernatorat, CTAB, OEP.

Dati utili dell’indagine di mercato: le SMSA in Tunisia costituiscono il 50% della produzione del latte, un settore in generale sotto capitalizzato e poco gestito. Le difficoltà principali per una SMSA in Tunisia sono relative alla carenza dell’inquadramento giuridico, alla mancanza del know how tecnico e soprattutto alla complessità riguardo accesso al credito (ad es. quello “stagionale”). Le buone prospettive e la sostenibilità del progetto si basano sulla crescente domanda di latte biologico dalle città e sulle prospettive di investimento nel settore dell’allevamento dalla parte istituzionale. Totale investimenti: 448’000 DT

Need assessment per: Costituzione di una cooperativa di braccianti a Rgueb
Realizzato da ATAC – Association Tunisienne d’Action Culturelle in collaborazione con Nexus e UGTT- progetto RER Network Med e GIZ – Fonds d’Emploi

L’associazione ATAC, assieme alla cooperazione tedesca GIZ e al progetto Nexus / UGTT, ha contribuito a formare 45 giovani per contrastare l’importazione di manodopera qualificata da fuori. Un problema rilevante è il non-rispetto delle condizioni minime di lavoro (salario minimo, giorni di riposo, cassa previdenziale). A tal fine ATAC, GIZ, Nexus e UGTT sono impegnati a costituire una Società Cooperativa di  lavoratrici /ori agricoli.

1.  Situazione terre agricole della regione di Sidi bou Zid
80% delle terre è ad utilizzo agricolo con 11’000 strutture private. L’agricoltura è la prima fonte di impiego per la manodopera non qualificata (tutta proveniente dalla regione).
zona con elevato bisogno di manodopera agricola
alto tasso di disoccupazione giovanile, in particolare della componente femminile
area di ca 2’600 ha con un totale di più di 1 milione e mezzo di piante e alberi da frutto.

2. Piano di produzione:
Promotori (30 giovani formati da ATAC in seno al progetto PEAR + 60 lavoratrici agricole)
Prodotti (uva, pesche, agrumi, olive, mandorle, piante da giardino) → creazione di una società cooperativa per giovani e donne in rispetto delle condizioni di lavoro fissate dall’UGTT e da ATAC, con la Mission di promuovere il  lavoro dignitoso e di venire incontro alle necessità dei lavoratori. Il progetto intende coprire  solo all’inizio la regione  di Regueb per poi espandersi in tutto il Governatorato.

3.  Gli Obiettivi Generali del progetto sono: i) aiutare le fasce deboli, ii) contrastare lo sfruttamento e le condizioni illegali di lavoro, iii) adattare il lavoro agricolo ai nuovi standard del libero mercato.
Gli Obiettivi Specifici del progetto sono: i) assicurare le condizioni minime per un lavoro dignitoso; ii) ridurre i movimenti migratori dei giovani dalle campagne alle periferie cittadine; iii) ridurre la disoccupazione giovanile; iv) soddisfare il fabbisogno di manodopera agricola.

4.  Budget:
Strumentazione e materiali: 110’000 DT (80’000 DT due mini-bus d’occasione; 3’000 DT supporto informatico; 2’000 DT materiale d’ufficio; 25’000 DT Fondo di funzionamento).
Stipendi dei lavoratori: 33 lavoratori qualificati + 67  lavoratori non-qualificati per 280 giorni di lavoro, per un totale di circa 519’600 DT, cui si aggiungono circa  3’700 DT mese per 2 autisti, 1 amministratore e 1 direttore.